Un imprenditore di un’azienda del settore tecnologico stentava a far decollare il suo business. Gran parte delle giornate le trascorreva diviso tra la scrivania del suo ufficio e quella dei diversi partner commerciali.
Era continuamente preso dalle tante questioni organizzative, come i continui colloqui con i diversi collaboratori, i ripetuti interventi per appianare il clima teso che si respirava nel suo team e le problematiche contingenti che assorbivano gran parte della sua energia creativa.
Questo lo portava ad accumulare una grande quantità di stress e chiaramente ad avere poco tempo per lo sviluppo del suo progetto imprenditoriale che prevedeva anche l’apertura di nuove sedi.
Sono stato chiamato ad intervenire sulle dinamiche del team per migliorare i processi aziendali. Ho stilato un programma di formazione e coaching organizzato in due livelli, uno di gruppo e uno individuale. Proprio in una delle sessioni di coaching con l’imprenditore è emerso, come ostacolo al cambiamento, il suo mindset di insuccesso che era sostenuto da una serie di convinzioni limitanti.
Tra queste c’era anche quella che gli faceva asserire: “Non posso delegare!”
Mi sono reso conto che il punto centrale del lavoro da fare era quello di portare l’imprenditore ad abbracciare un mindset di successo. Di conseguenza, avendo preso consapevolezza e sviluppato un atteggiamento di accettazione nei confronti della sua vecchia convinzione, l’imprenditore si è dato la grande possibilità di sperimentare la delega finché non ci è riuscito.
Tanto che, in una successiva sessione, è venuto fuori che un obiettivo a medio-lungo termine era quello di poter gestire l’azienda da una barca a vela!